PITTURA


 

 

Lunetta: Angelo e San Girolamo

Queste due lunette in tela, raffiguranti l'una san Girolamo (in alto) l'altra la sacra Famiglia (in basso), si rivelano subito pregne di una carica espressiva, che sollecita l'osservatore a sentimenti di sincero plauso. Di particolare rilievo i volti dei personaggi, delineati con forme anatomiche ineccepibili e rivestite di dolcezza e soavità, che, oltre a destare la più viva meraviglia, offrono una visione di serenità e di pace. pastosa e morbida la cromatizzazione, che riesce ad armonizzare eccellentemente la gamma dei  colori, come le note di una splendita sinfonia.

Non meno importanti gli elementi  essenziali, i quali, invece  di appesantire le composizioni, conferiscono ad esse maggior valore, completano la creazione pittorica e contribuiscono ad una migliore comprensione delle tematiche svolte. Due esempi, tra tutti, la colomba, raffigurante lo Spirito Santo, che illumina con i suoi raggi il volto di san Girolamo, intento a redigere  la "Vulgata" delle sacre Scritture, e la croce luminosa dietro la testa  di Gesù Bambino, che simboleggia e proclama il Figlio di Maria "luce e salvatore del mondo". (Attilio Borzi)

Lunetta: Sacra Famiglia

Lunetta: la "Visita" - Maria Vergine ed Elisabetta

Nella lunetta in tela raffigurante la "Visita"di Maria Vergine ad Elisabetta, la pittura, indubbiamente eccellente nel suo insieme, per l'atteggiamento dei due personaggi, il loro delicato abbraccio, la perfezione del panneggio delle vesti, il dosaggio e l'armonia cromatica, tocca il vertice della bellezza e del valore nei volti dei protagonisti. in altre parole e in concreto: il punto focale e qualificante dell'opera si coglie nell'espressione ineffabile, anche se con diversa tonalità, del sorriso di Elisabetta, che s'incontra con quello di Maria. Due sorrisi che vogliono essere anche due messaggi di profondo significato. Il sorriso della prima rivela l'intima gioia di aver ricevuto la "Visita" della Madre del Signore e di aver sperimentato, al suono del suo  saluto, che il bambino ha sussultato per l'esultanza nel suo grembo materno. Il sorriso della seconda rivela invece che è sommamente lieta di portare il profumo della sua  carità delicatissima e operante  verso la parente che sta per diventare madre malgrado la sua avanzata età.

Due sorrisi, dunque, due gioie, due messaggi, resi ancora più luminosi dai raggi della colomba, figura dello Spirito santo, che sovrasta l'intera opera pittorica.

Ai lati della lunetta si stagliano due cattedrali: a sinistra di chi guarda la cattedrale della martoriata Sarajevo, a destra quella di Palestrina. Simboli che intendono  suggellare ai posteri la fraternità instaurata tra le due città. (Attilio Borzi)

 

 

 

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